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Molestie: Woody Allen, anche Colin Firth si sfila

Colin Firth KEYSTONE/AP/JOEL RYAN sda-ats

(Keystone-ATS) Mai più con Woody Allen. Dopo l’intervista della figlia adottiva Dylan Farrow alla Cbs, anche Colin Firth si è unito alla schiera di attori e attrici determinati a tagliare i ponti con il regista americano.

“Non lavorerò più con lui”, ha detto Firth in una intervista al Guardian poche ore dopo che ieri la Farrow era andata per la prima volta in tv a denunciare Woody per molestie sessuali avvenute, secondo lei, quando era bambina. Allen, che aveva negato le accuse 25 anni fa, è tornato a smentire anche ieri.

Firth ha lavorato con Woody Allen in “Magic in the Monlight” del 2013. L’attore si è accodato ad altri colleghi, tra cui Rebecca Hall, Timothee Chalamet, Mira Sorvino, Rachel Brosnahan e Greta Gerwig, che si sono dissociati dal regista. La Hall e Chalamet si sono impegnati a donare i compensi del film girato con Allen, “A Rainy Day in New York”, a organizzazioni come “Time’s Up” nate sulla scia delle accuse di molestie e stupri contro l’ex produttore Harvey Weinstein.

L’esodo delle star ha indotto giornali come il Telegraph e i Guardian a chiedersi se la carriera di Woody Allen non sia finita.

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