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Asilo: calo richieste di oltre un terzo nel 2017

Un controllo alla stazione di Chiasso Keystone/TI-PRESS/CARLO REGUZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Nel 2017 sono state presentate in Svizzera 18’088 domande d’asilo, in particolare di persone provenienti dai numerosi focolai di guerra nel Vicino Oriente e sul continente africano.

Rispetto all’anno precedente le richieste sono calate del 33,5%: 9’119 in meno del 2016.

La diminuzione è principalmente da ricondurre a due fattori: le domande d’asilo del 2016 erano legate ai flussi migratori provenienti da Afghanistan, Siria e Iraq, ridimensionatisi nel corso del 2017, e dal calo della migrazione attraverso il Mediterraneo centrale, indica in una nota odierna la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Quest’ultimo fenomeno ha generato una riduzione delle richieste da parte di persone provenienti da paesi dell’Africa subsahariana.

L’Eritrea, nonostante un calo del 34,8% in un anno, rimane il principale paese di provenienza dei richiedenti asilo con 3’375 domande. Seguono Siria (1’951 domande, -9% rispetto al 2016), Afghanistan (1’217, -62,3%), Turchia (852, +62,0%), Somalia (843, -46,7%) e Sri Lanka (840, -38,8%).

Le domande liquidate in prima istanza dalla SEM nel 2017 sono state in totale 27’221, oltre 4’000 in meno rispetto all’anno precedente. Di queste, 6’360 (25,8%, 2016: 22,7%) hanno portato all’ottenimento dell’asilo, mentre la quota di protezione (asilo riconosciuto e ammissioni provvisorie con decisione in prima istanza) si è attestata al 57,5% (48,7% nel 2016). Le domande d’asilo in corso di procedura, ovvero in giacenza in prima istanza, sono state 20’503 (-7’208 rispetto alla fine del 2016).

Nel quadro del programma di reinsediamento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) nel dicembre del 2017 sono stati accolti in Svizzera 68 rifugiati. Il Consiglio federale alla fine del 2016 aveva deciso di accogliere un contingente di 2000 persone vittime del conflitto siriano: nel corso del 2017 sono arrivate 529 persone “particolarmente vulnerabili che si trovano in Siria e nei Paesi vicini e cui l’ACNUR ha riconosciuto lo statuto di rifugiato”, rileva la SEM.

Nell’ambito del programma di ricollocazione dell’UE sono giunte, in dicembre, sul suolo elvetico 25 persone provenienti da Grecia e Italia. Dall’inizio del programma, nel settembre 2015, alla fine del 2017 la Svizzera ha sinora accolto 1476 persone su un contingente di 1500. Le 24 persone rimanenti entreranno agli inizi del 2018 e, secondo il comunicato, “la Svizzera ha pertanto mantenuto il proprio impegno e il programma può essere concluso”.

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