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Colombia: esplosione a Bogotà, 9 poliziotti morti

Due poliziotte sul luogo dell'attentato. sda-ats

(Keystone-ATS) Un’esplosione avvenuta oggi a Bogotà davanti all’accademia di polizia General Santander, nella zona sud della capitale colombiana, ha causato diverse vittime. I morti sono nove secondo l’ultimo bilancio, tutti agenti di polizia. I feriti una quarantina.

L’esplosione è stata provocata da un’autobomba che ha sfondato le barriere per entrare nel perimetro della scuola. Essa ha provocato un incendio e mandato in frantumi le finestre degli edifici vicini. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e varie ambulanze, mentre la polizia ha isolato la zona.

Testimonianze raccolte dai media colombiani hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’incidente. Un cane addestrato al rilevamento di esplosivi ha avvertito qualcosa di sospetto su un furgone che stava entrando dal cancello dei visitatori. Una volta scoperto l’autista ha accelerato bruscamente, travolgendo un agente e schiantando il veicolo, che è esploso, contro l’ingresso di un edificio interno del compound.

Fonti dell’intelligence colombiana hanno ipotizzato che l’attentatore si proponesse di parcheggiare il furgone e farlo poi esplodere con un comando a distanza. Ma, di fronte all’intervento dell’unità cinofila, ha dovuto modificare il suo piano.

Era dal 2006 che in Colombia non si assisteva a un episodio di questa gravità. Al momento, l’attacco non è stato rivendicato, né ci sono indicazioni sui possibili autori. Il precedente presidente, Juan Manuel Santos, nel 2016 ha firmato un accordo di pace con i guerriglieri delle Farc, mentre rimane attivo l’Esercito di liberazione nazionale, altra organizzazione guerrigliera.

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