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FFS: le concessioni alla BLS finiscono in tribunale

Le FFS presentano ricorso contro le concessioni di tratta accordate alla BLS KEYSTONE/LUKAS LEHMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Le tratte ferroviarie che l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha affidato alla BLS creano una frammentazione delle concessioni, con un conseguente cambio di tutto il sistema svizzero.

Le FFS sostengono che le basi legali non sono chiare e perciò si sono rivolte al Tribunale amministrativo federale (TAF).

Le FFS – si legge in un comunicato odierno – non sono di per sé contrarie alla concorrenza, ma riconoscono che il sistema tariffario nazionale e la pianificazione d’orario esistenti lasciano poco margine di manovra. La decisione dell’UFT è criticata in particolare per “la mancanza di una base giuridica e di un valore aggiunto per i clienti”.

Il ricorso non giunge a sorpresa, poiché fin da subito la decisione ha scontentato un po’ tutti. La BLS ha reso noto di non voler rinunciare alla richiesta di concessione per cinque linee di traffico a lunga percorrenza (la Basilea-Berna-Interlaken, la Basilea-Berna-Briga e la Berna-Le Locle oltre alle due ottenute).

Anche le FFS hanno immediatamente criticato apertamente le intenzioni dell’UFT, sollevando lo spauracchio di un aumento dei prezzi e di una riduzione della qualità dell’offerta ferroviaria.

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