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Gilet gialli: Macron incontra i cittadini, ‘non sono sordo’

Macron questa mattina è stato in una scuola di Saint-Sozy KEYSTONE/EPA AFP POOL/LUDOVIC MARIN / POOL sda-ats

(Keystone-ATS) “Non sono sordo”: dopo la visita a sorpresa di questa mattina in una scuola di Saint-Sozy, il presidente francese Emmanuel Macron si è lungamente intrattenuto con un gruppo di abitanti che lo attendevano nel parcheggio di fronte.

“Non sono sordo”, ha detto il capo dello Stato, in pressing per tentare di ripristinare il dialogo con la Francia periferica e sedare la rabbia dei gilet gialli.

Accompagnato dal ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, il presidente è stato prima fermato da un pensionato che, carte alla mano, ha deplorato la diminuzione del reddito. Dopo un lungo scambio, Macron lo ha invitato a lasciare il suo numero di telefono ai suoi collaboratori per esaminare meglio la situazione.

Ha discusso, poco dopo, con un artigiano che si vantava di “non aver mai votato in 33 anni”. “Non è certo un motivo di vanto”, ha replicato il presidente, aggiungendo che “in democrazia, la vita della comunità si fa anche al momento delle elezioni”.

Esortato ad approfittare del quinquennato all’Eliseo per aiutare i più deboli, il fondatore di En Marche ha risposto: “Il mio motto corrisponde al mio programma, l’ho applicato totalmente, da 20 mesi”. E ancora: “Non sono sordo, per questo vado incontro ai cittadini e ho lanciato il dibattito”. Un riferimento al grande dibattito nazionale apertosi il 15 gennaio scorso, a quattro mesi dal voto Ue.

Alle ore 15, Macron è atteso nel vicino borgo di Souillac, per un nuovo incontro con 600 sindaci dopo il primo dibattito maratona di 7 ore martedì scorso in Normandia.

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