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Grecia: migliaia in piazza contro accordo su nome Macedonia

(Keystone-ATS) Oltre 50.000 persone sono scese in piazza a Salonicco, nel nord della Grecia, per protestare contro un possibile accordo con la Macedonia ex jugoslava sull’uso del termine “Macedonia”, che i greci rivendicano come esclusivamente ellenico.

In piazza molti esponenti del clero più conservatore, dell’estrema destra di Alba Dorata, e rappresentanti delle comunità greche all’estero. Esponenti del partito conservatore Nuova Democrazia erano pure presenti, nonostante il leader Kyriakos Mitsotakis avesse dato ordine di boicottare la manifestazione.

La regione diede i natali ad Alessandro Magno, vanto della cultura e della storia ellenica, e la contesa con Skopje sul nome definitivo dell’attuale Fyrom (“Former yugoslavian republic of Macedonia”) è da 27 anni uno degli argomenti più spinosi della politica estera greca, anche se la maggioranza della popolazione sembra meno interessata al tema rispetto a qualche anno fa.

Nel 1992, infatti, un milione di persone (quasi un decimo della popolazione greca) sfilarono sempre a Salonicco scandendo lo slogan “i Makedonia einai Elliniki’, ovvero “la Macedonia è greca”. Anche i vertici del clero ortodosso sembrano aver ammorbidito le loro posizioni. Ma il veto greco sul nome impedisce alla piccola nazione ex jugoslava di avviare un percorso di adesione a Ue e Nato.

In piazza molti indossavano abiti “nazionalisti”: c’erano alcuni cretesi a cavallo, altri marciavano con uniformi delle guerre balcaniche di un secolo fa, e altri ancora portavano abiti della Macedonia centrale, di cui Salonicco è la capitale.

Atene e Skopje sono tornate a parlarsi all’Onu, la scorsa settimana, nella speranza di risolvere la questione. Ma per i nazionalisti questo è un affronto: il nome Macedonia non deve comparire nel nuovo nome della Fyrom. Il premier Alexis Tsipras vedrà la prossima settimana a Davos il suo omologo macedone Zoran Zaev, con la speranza di raggiungere un’intesa. Secondo i media di Skopje, l’Onu ha offerto cinque possibili alternative per il nuovo nome.

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