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Iraq: proseguono proteste popolari nel sud petrolifero

Proseguono le proteste in Iraq KEYSTONE/AP sda-ats

(Keystone-ATS) Sono proseguite per il nono giorno consecutivo nel sud dell’Iraq massicce proteste popolari contro l’assenza di servizi essenziali, come l’elettricità e l’acqua potabile, nelle regioni petrolifere di Bassora, Misan e Dhi Qar, e nelle città sciite di Najaf a Kerbala.

Secondo media locali, dal 7 luglio a oggi si sono registrati almeno 11 uccisi e 40 feriti tra i manifestanti, oltre a decine di agenti feriti.

Il governo di Baghdad afferma di voler negoziare con le comunità che protestano ma accusa “infiltrati” di voler sfruttare la situazione compiendo “atti vandalici” e “azioni criminali”. Ieri i dimostranti hanno attaccato e dato alle fiamme sedi istituzionali e di partiti politici vicini all’Iran nelle varie città coinvolte dalle proteste.

Alcune strade che collegano i centri della protesta con gli impianti petroliferi e il porto di Umm Qasr sul Golfo sono state chiuse e alcuni stabilimenti petroliferi hanno sospeso l’attività per ragioni di sicurezza.

L’attività nel porto di Umm Qasr è ripresa stamani, mentre alcune compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per l’aeroporto internazionale di Najaf.

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