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Svizzera sprofonda nella neve, massima allerta valanghe

Stamane Zermatt non era raggiungibile nemmeno in elicottero, a causa della scarsa visibilità e delle valanghe polverose. Keystone/DOMINIC STEINMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Le Svizzera alpina è sprofondata nella neve: in Vallese, nella regione a nord del San Gottardo e in alcune zone dei Grigioni il pericolo di valanghe è “molto forte”, vale a dire di grado il 5, il massimo possibile.

I collegamenti ferroviari stradali e ferroviari verso la Bassa Engadina sono bloccati, con l’unica eccezione della galleria della Vereina. I treni non circolano fra Filisur e Davos, né verso Arosa: in questi casi i viaggiatori possono ricorrere a bus sostitutivi.

Ma le apprensioni maggiori riguardano il Vallese, cantone interamente considerato di rischio massimo dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF). Ci si aspetta una giornata assai intensa, ha confermato all’ats Pascal Stoebener, responsabile cantonale per i pericoli naturali: sono da attendesi slavine, scoscendimenti e allagamenti. I pompieri sono sul chi vive.

Diverse località sono state evacuate. Zermatt (VS) è tagliata fuori dal mondo: almeno sino alle 11.00 non sarà raggiungibile nemmeno in elicottero, a causa della scarsa visibilità e delle valanghe polverose. Le piste di sci e i sentieri escursionistici sono chiusi. Il locale ente turistico invita i genitori a non lasciare giocare da soli i bambini nella neve, perché a causa degli imponenti accumuli potrebbero perdere il senso d’orientamento, con possibili incidenti.

Nell’Oberland bernese è stato interrotto il collegamento ferroviario fra Lauterbrunnen e Wengen. Pure sospesa dunque è la circolazione dei convogli turistici verso la Kleine Scheidegg e lo Jungfraujoch. Diversi comprensori sciistici sono chiusi o tengono aperte solo poche piste.

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